Piani di Riqualificazione

Il Piano di Riqualificazione è uno strumento tecnico-culturale inedito, nato per indirizzare gli interventi di restauro alla corretta conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio, contribuendo al valore aggiunto degli ambiti del centro storico, ritenuti prioritari e strategici per determinare un complessivo sviluppo collegato ai servizi, all'individuazione di nuovi luoghi di aggregazione e socializzazione, alla riorganizzazione degli ambiti urbani e ambientali in degrado.

La metodologia che si propone è basata sulla funzione culturale della memoria, intesa come capacità della collettività di trattenere e trasmettere alle generazioni future il ricco patrimonio di segni, tecniche, significati e linguaggi presenti nei centri storici, sottraendoli a processi di banalizzazione e degrado, instaurati sia come retaggio di abusi od errori, sia come permanente rischio di usura.

Gli abachi tematici prodotti all'interno dei Piani di Riqualificazione contengono indicazioni riguardo a:

a) fornire la matrice metodologica e di confronto per la progettazione degli interventi di recupero dell'ornato, degli elementi compositivi ed architettonici delle facciate storiche;

b) offrire un metodo di lettura e di recupero dei trattamenti di superficie delle facciate, delle tecniche costruttive e dei materiali che sono appropriati all'edilizia storica;

c) costituire uno strumento per il recupero di un linguaggio tecnico comune che consenta di comunicare con certezza, con cognizione di causa e senza equivoci;

d) organizzare il posizionamento e la regolamentazione degli oggetti d'uso e di arredo urbano presenti sulle facciate degli edifici.

 

Strumenti applicativi:


Piani del Colore

Varianti a disciplina particolareggiata e regolamento edilizio per il centro storico

Piani di Recupero per centri storici e borghi
Piani unitari per la manutenzione delle facciate storiche


Arredo urbano e valorizzazione del sistema commerciale

Progetti di suolo per integrare zone storiche e nuovi insediamenti

 

Incarichi svolti

Piani del Colore

I Piani del colore hanno come oggetto il piano verticale della città, e si pongono l'obiettivo di tutelare il valore storico, artistico ed economico del paesaggio culturale urbano, fissando le regole per la salvaguardia della qualità, dell'identità e dell'immagine pubblica del patrimonio edilizio. Si caratterizza principalmente come piano di analisi e studio dei segni e dei linguaggi dell'architettura, per valorizzare l'impianto compositivo di ogni facciata ancora riconoscibile e tramandabile alle future generazioni.
I Piani del Colore ricostruiscono i "ragionamenti" che sino ai primi decenni del '900 sostanziavano le modalità di intervento sulle facciate del nostro Paese, sia per la nuova edilizia che per il patrimonio esistente, evidenziando le relazioni tra membrature architettoniche e tonalità cromatiche che dovevano simulare materiali di pregio (pietra e marmo).
I Piani sono inoltre corredati da una sezione-manuale corredata da un corposo apparato storico-iconografico, che completa gli abachi cromatici (sezione prescrittiva del Piano) di riferimento per il tinteggio degli intonaci, degli infissi e degli elementi metallici, fornendo le indicazioni di orientamento per il progetto della facciata riguardo a dove applicare le diverse gamme, con quali regole e quali abbinamenti compatibili.



2008
PARMA (Provincia di Parma)
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Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
L'incarico per il Piano del Colore per le facciate storiche del territorio di Parma è stato affidato dall'Agenzia per la Qualità Urbana e Territoriale del comune di Parma ed è stato svolto in coordinamento con la variante alla normativa vigente in materia di conservazione del patrimonio.

E' stato possibile così realizzare un sistema di qualità totale estesa alla città, alle periferie, nuclei storici e case sparse, in occasione del nuovo strumento edilizio RUE.
I risultati ottenuti riguardano:
l'approvazione della Variante alla Disciplina Particolareggiata per il centro storico, estesa a tutta l'architettura storica del Comune di Parma;
l'approvazione della Variante al Piano di valorizzazione delle periferie;
la variante al Regolamento Edilizio Comunale;
l'approvazione del Piano delle facciate storiche.



2003
CESENATICO (Provincia di Forlì-Cesena)

Tipologia dell'incarico: architettonico-urbanistica
Piano di riqualificazione del centro storico.
Piano per la redazione del rilievo critico delle regole inerenti le tecniche e i materiali tradizionali presenti nel centro storico.
Il Piano ha lo scopo di promuovere i sistemi di qualità urbana per raggiungere il valore aggiunto del centro storico.

Rilievo critico della scena urbana per individuare i punti critici e le zone marginali del centro storico.
L'incarico è volto alla riqualificazione del Lungo Canale quale modello di qualità per gli interventi nel centro storico; dalle tipologie di interventi nasce la normativa per gli oggetti dell'arredo urbano e per i trattamenti ed i materiali di finitura delle facciate.



2000
OZZANO DELL'EMILIA (Provincia di Bologna)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Riordino e Riqualificazione degli ambiti urbani per il centro urbano di Ozzano dell'Emilia (BO).
L'incarico si pone l'obiettivo di riqualificare il tratto urbano della via Emilia trasformandolo da limite fisico (di separazione) della città, ad elemento di unione e valorizzazione delle attività commerciali.



Il Piano di Riqualificazione dovrà promuovere interventi privati a sostegno degli impegni pubblici, riattivando il senso alla partecipazione della vita collettiva e socio economica della città.



1998
COLLECCHIO (Provincia di Parma)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Il Piano di Riordino Urbano ha interessato la viabilità ed il sistema dei parcheggi, rendendo zone pedonali piazze, slarghi e vie cittadine. La qualità urbana è posta quale politica per la promozione del ruolo di Collecchio nel territorio.

Lo scopo del Piano è di pianificare la qualità urbana attraverso un sistema di progetti pubblici - privati che ne elevi la qualità e funga da perno per la promozione dello sviluppo locale.
I progetti urbani hanno assegnato un nuovo volto ai luoghi pubblici, ponendo l'uomo al centro delle scelte urbanistiche della città.



1997
RUBIERA (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano Arredo Urbano Minore e Piano del Colore per il centro storico di Rubiera, su incarico dell'Amministrazione Comunale di Rubiera, provincia di Reggio Emilia.

L'incarico riguardava tutte le unità immobiliari del centro storico prospicienti la via Emilia, con particolare attenzione al progetto di facciata, del porticato (sottoportico, pavimentazione ed illuminazione) e del prospetto vetrine (colori, decorazioni, tende, insegne, targhe...).



1996
CASTELLARANO (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano del Colore per il centro storico di Castellarano, su incarico dell'Amministrazione Comunale di Castellarano, Provincia di Reggio Emilia.

L'incarico è stato svolto secondo tecniche e metodologie innovative attraverso l'applicazione dell'informatica alle scale cromatiche proposte.
Lo studio ha individuato un progetto pittorico di facciata per ogni unità edilizia presente nel centro storico, con prescrizioni riguardanti materiali, tecniche e manutenzioni.



1991
SCANDIANO (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano del Colore per il centro storico.
L'amministrazione di Scandiano è stata tra le prime realtà locali ad avvertire l'esigenza di dotarsi di uno strumento per orientare gli interventi pubblici e privati in termini di qualità e rispetto della cultura materiale che distingue l'identità dei luoghi storici.

L'incarico è avvenuto per finanziamento diretto.
Il Piano del Colore di Scandiano si distingue per non essere solamente prescrittivo per le tonalità e la gamma dei colori da assegnare alle facciate, ma affronta il problema delle tecniche e dei materiali storici, per le finiture di facciata ed orienta sulla progettazione e l'utilizzo degli ornati minori e compositivi.


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Varianti a disciplina particolareggiata e regolamento edilizio per il centro storico

Tutti gli strumenti applicati (Piani del colore, Piani unitari per la manutenzione delle facciate storiche e Arredo urbano e valorizzazione del sistema commerciale) prevedono l'integrazione nel Regolamento edilizio di norme specifiche riguardanti le regole di corretto intervento.
A titolo esemplificativo, si riporta l'esperienza pilota della città di Parma, che oltre alla stesura di specifici articoli nel RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio), ha riguardato la redazione di schede-didattico illustrative riguardanti l'applicazione del regolamento.


Schede Parma

 


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Piani di Recupero per centri storici e borghi

Piani Unitari per la manutenzione delle facciate storiche

Le città italiane sono in crisi da decenni (ed in particolare i loro centri storici), perché la collettività residente non riesce ad esprimere al meglio le potenzialità da secoli riconosciute agli ambiti urbani consolidati e collegate al valore dell'identità locale. Nei centri storici, infatti, la qualità della vita non è sufficientemente garantita nei servizi fondamentali (mobilità, sosta, luoghi di aggregazione, polarità attrattive, servizi alla persona) e non è espresso quel livello di attrattività urbana che i cittadini si attendono (aspettative di competitività).

I Piani Unitari per la manutenzione delle facciate storiche
analizzano lo stato di manutenzione della quinta urbana pubblica del centro storico, indicando punti critici e potenzialità inespresse. I Piani organizzano i modelli storici di riferimento per ricostruire le regole per la manutenzione della quinta urbana storica:

- abaco dei materiali e delle tecniche,
- abaco degli elementi di ornato,
- abaco degli elementi dell'arredo urbano,
- abaco degli elementi commerciali, ecc.

I Piani di Recupero elaborati dallo Studio Agoraa hanno riguardato vaste porzioni di centri storici o interi borghi antichi, ed hanno avuto l'obbiettivo di incentivare la residenza ed il mantenimento/ implemento del commercio e dei servizi nei centri di antica formazione. Si evidenzia il Piano di Recupero per il centro storico di Mirandola (MO), uno dei piani più estesi eseguiti in Italia.


2011
NARNI (Provincia di Terni)
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Piano di Riqualificazione del centro storico.
Incarico diretto conferito dall'Amministrazione comunale di Narni nell'ambito del quadro strategico di valorizzazione del centro storico (PUC 2).

Il Piano per la riqualificazione del centro storico di Narni si pone l'obiettivo di fare ri-conoscere alla collettività di Narni il valore del patrimonio artistico ed architettonico espresso dall'insieme degli edifici della città storica, in termini di qualità ed elevata rappresentatività del contesto socio-economico non solo storico, ma anche attuale.
La ricerca delle regole che definiscono la qualità urbana è fondamentale per trasformare il centro storico in polarità attrattiva d'area vasta, luogo di investimenti ed attività imprenditoriali di eccellenza: solo attraverso la qualità è possibile creare modelli di sviluppo fondati sulla capacità attrattiva dei luoghi.


La riscoperta del centro storico, la definizione del proprio ruolo all'interno dell'economia locale, e la prospettiva di vedere espresse le potenzialità da tempo assopite o mortificate, producono tre livelli di azioni:
- abitare in centro storico (elevare la qualità della vita per i residenti);
- intraprendere in centro storico (implementare le attività nel settore servizi);
- soggiornare in centro storico (investire per il settore turistico).
Il Piano di riqualificazione del centro storico di Narni è stato svolto introducendo abachi fotografici ed elaborati didattici, affinché sia possibile ricostruire un sottile legame tra necessità di identità, conoscenza delle tecniche e dei saperi tradizionali, valore economico dei sistemi di qualità.
Perseguire la qualità per accedere al valore economico del patrimonio; queste è la mission del Piano di riqualificazione: ottenere regole per la corretta manutenzione e gestione degli immobili del centro storico.
Conoscere per tutelare, ecco la formula che assicura la trasmissione del patrimonio alle future generazioni attraverso un processo di interventi che mantengano riconoscibili i fattori primari dell'identità ed esprimano le potenzialità produttive collegate alla residenza ed al commercio.



2008
OLTRETORRENTE DI PARMA (Provincia di Parma)
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Piano di Rivitalizzazione dell'Oltretorrente (centro storico di Parma)
Incarico diretto conferito dall'Amministrazione comunale di Parma nell'ambito delle varianti alla normativa di attuazione della disciplina particolareggiata per gli interventi in centro storico (POC e RUE).

La parte ovest del centro storico di Parma, l'Oltretorrente, è da sempre considerata dai cittadini la zona più depressa, marginale e problematiche anche dal punto di vista socio-economico.

Si pone l'obiettivo di individuare strumenti, incentivi ed azioni per favorire nuovi investimenti per il rilancio della residenza, del commercio e dei servizi.
Attraverso l'analisi delle trasformazioni delle facciate (dal 1800 ad oggi), per individuare i fattori che determinavano la flessibilità d'uso e riuso del patrimonio, e basandosi sullo studio delle funzioni (dal 1980 ad oggi), per individuare i fattori più fragili (attività chiuse) e quelli più dinamici (nuove attività), il Piano indica i punti prioritari delle varianti alla disciplina particolareggiata.
Successivamente all'individuazione di nuove funzioni e polarità, il Piano affronta come ottenere il valore aggiunto (anche economico) che il patrimonio può esprimere in presenza di materiali, colori e tecniche coerenti con la tradizione locale.



2006
RIVA DEL GARDA (Provincia di Trento)

Tipologia dell'incarico: consulenza per la salvaguardia della qualità del linguaggio architettonico della scena urbana: le facciate del centro storico.
L'incarico è stato assegnato dall'Amministrazione Comunale in forma diretta per la redazione del "Piano di riqualificazione per il centro storico di Riva del Garda", collaborazione alla redazione d'ufficio della variante urbanistica ordinaria, di assestamento al Piano Regolatore Generale comunale (PRG), per quanto inerente la riqualificazione del centro storico.
Lo studio è rivolto alla valorizzazione dei valori culturali ed economici del centro storico e del territorio, inteso quale polarità di eccellenza dei sistemi integrati di qualità.

Il rilievo critico dello stato attuale del patrimonio collettivo relativo al Piano di riqualificazione per il centro storico di Riva del Garda è stato esteso ai borghi ed alle frazioni per creare un sistema territoriale di qualità.
Dal Piano emergono due linee fondamentali di analisi, ricerca e indicazioni progettuali:
-tutela e ripristino delle regole che hanno costruito e trasformato i centri storici,
-riorganizzazione degli elementi costitutivi l'arredo urbano.
Il Piano sarà tradotto all'interno della Disciplina Particolareggiata per i centri storici e nel Regolamento per la promozione delle attività commerciali.



2005-2006
PARMA (Provincia di Parma)

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Tipologia dell'incarico: consulenza per i processi di manutenzione delle facciate del centro storico.
Studio dei valori funzionali e semantici del linguaggio dell'architettura storica, per il valore complessivo della quinta urbana.
Lo studio ha lo scopo di riorganizzare l'insieme delle regole che portano alla corretta esecuzione degli interventi di restauro delle facciate: materiali, tecniche e trattamenti di finitura delle superfici storiche.

Il Piano di riqualificazione delle facciate per il centro storico di Parma si è rilevato urgente per la frequente prassi di eliminare dalle facciate i segni dell'ornato minore e le tecniche storiche di finitura (difficilmente riproducibili negli attuali cantieri "industrializzati").
La città è interessata da estesi fenomeni di banalizzazione del patrimonio monumentale, architettonico ed edilizio; i contenuti dello studio hanno costituito un "esploso" del Regolamento edilizio comunale.



2003
CESENATICO (Provincia di Forlì-Cesena)

Tipologia dell'incarico: architettonico-urbanistica
Piano di riqualificazione del centro storico.
Piano per la redazione del rilievo critico delle regole inerenti le tecniche e i materiali tradizionali presenti nel centro storico.
Il Piano ha lo scopo di promuovere i sistemi di qualità urbana per raggiungere il valore aggiunto del centro storico.

Rilievo critico della scena urbana per individuare i punti critici e le zone marginali del centro storico.
L'incarico è volto alla riqualificazione del Lungo Canale quale modello di qualità per gli interventi nel centro storico; dalle tipologie di interventi nasce la normativa per gli oggetti dell'arredo urbano e per i trattamenti ed i materiali di finitura delle facciate.



2002
VIGNOLA (Provincia di Modena)
Piano di Riqualificazione per il centro storico
Incarico diretto conferito dall'Amministrazione comunale di Vignola all'interno delle azioni per il nuovo PRG e la variante alla disciplina particolareggiata del centro storico.
Obiettivo primario per i Piano: conferire il "senso del luogo" al centro storico di Vignola attraverso la qualità del paesaggio culturale.
Il piano guida per la manutenzione unitaria del patrimonio edilizio costituente l'immagine della città di Vignola, sia in termini storico-culturali che in termini socio-economici.


L'analisi sugli interventi al patrimonio (restauro delle facciate storiche) si è spinta fino al recupero delle prescrizioni contenute negli antichi regolamenti di ornato (primo '900): tecniche e materiali di finitura per il mantenimento dell'identità locale e la riconoscibilità delle varie epoche stratificatesi nel centro storico.
Sono presenti indicazioni riguardanti la gestione degli oggetti d'uso commerciale, di arredo urbano e di distribuzione dei servizi di rete.



1998
URBINO (Provincia di Pesaro - Urbino)
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Piano di Riqualificazione del centro storico di Urbino, comprendente: Piano del Colore, piano dell'arredo urbano minore, Piano ell'illuminazione (incarico diretto).
L'Amministrazione comunale di Urbino ha attivato il progetto pilota per la riqualificazione del centro storico quale atto coerente con la candidatura a patrimonio dell'umanità richiesta dall'Unesco (riconosciuta nel dicembre 1998).
Il primo stralcio si attua sulle vie "Raffaello" e "Valbona" con riferimento a tutte le le componenti delle facciate dei palazzi sugli spazzi pubblici, per poi estendersi a tutto il centro storico.


Attraverso il Piano sono raccolte, classificate, analizzate e riproposte tutte le tecniche dei trattamenti di finitura delle facciate, appartenenti alla cultura materiale locale; sono normati gli interventi di posizionamento degli oggetti d'uso commerciale (tende, bacheche, insegne...), degli oggetti d'arredo urbano (panchine, fioriere, dissuasori...) e dei corpi tecnologici.
A questo strumento progettuale, l'Amministrazione affianca uno "strumento operativo": corsi di formazione professionale per la riqualificazione di mano d'opera nei cantieri operanti nel centro storico.
L'iniziativa permette di elevare la qualità dei materiali e delle tecniche nella città d'arte di Urbino e nel suo territorio, di riproporre l'identità dei luoghi e di elevare il senso di appartenenza dei residenti nei confronti del patrimonio.



2000
AMALFI (Provincia di Salerno)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Riqualificazione della scena urbana per il centro storico di Amalfi.
L'incarico è stato svolto in collaborazione con l'architetto Emilio Maiorino, di Cava dei Tirreni (SA). Il Piano di Riqualificazione della scena urbana si pone l'obiettivo di vincere i processi di banalizzazione dei luoghi dovuti sia alla frequentazione dei turisti, sia agli interventi non corretti eseguiti sull'edilizia storica.

La città di Amalfi vuole ristabilire la propria identità, la propria immagine, attraverso le regole non scritte della cultura materiale, dell'ornato e delle tecniche di esecuzione tramandate per centinaia d'anni di generazione in generazione. Il Piano di Riqualificazione vuole essere formativo e didattico per riportare tecnici e cittadini alla qualità ed al senso collettivo del bello, salvaguardando la locazione di Amalfi a luogo di cultura e arte, per un turismo non di massa.



2000
OZZANO DELL'EMILIA (Provincia di Bologna)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Riordino e Riqualificazione degli ambiti urbani per il centro urbano di Ozzano dell'Emilia (BO).
L'incarico si pone l'obiettivo di riqualificare il tratto urbano della via Emilia trasformandolo da limite fisico (di separazione) della città, ad elemento di unione e valorizzazione delle attività commerciali.

Il Piano di Riqualificazione dovrà promuovere interventi privati a sostegno degli impegni pubblici, riattivando il senso alla partecipazione della vita collettiva e socio economica della città.



2000
FORMIGINE (Provincia di Modena)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano delle Funzioni per il centro storico di Formigine, capoluogo.
Il Piano si pone l'obiettivo di individuare le potenzialità del centro storico, le funzioni e le scelte strategiche per promuovere una maggiore vivacità commerciale del centro.

L'incarico prevede una consulenza al personale dell'UTC.
Il Piano delle Funzioni sviluppa progetti di massima per ambiti urbani particolarmente rilevanti e indica le destinazioni d'uso e gli interventi convenzionabili con i singoli privati.



2000
GUALTIERI (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Recupero relativo del centro storico di Gualtieri, Provincia di Reggio Emilia.
L'incarico è stato redatto secondo le direttive della Delibera Regionale 1036/86.

Il Piano interessa una superficie di intervento pari a circa 30.595 mq. con una volumetria pari a 60.000 mc.
Il Piano di Recupero si prefigge il rilancio della residenza, la riqualificazione degli ambiti urbani (Piazze e Vie) e la più complessiva promozione del ruolo del centro storico all'interno delle logiche del territorio e delle funzioni presenti nel mercato.



1998
COLLECCHIO (Provincia di Parma)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Il Piano di Riordino Urbano ha interessato la viabilità ed il sistema dei parcheggi, rendendo zone pedonali piazze, slarghi e vie cittadine. La qualità urbana è posta quale politica per la promozione del ruolo di Collecchio nel territorio.

Lo scopo del Piano è di pianificare la qualità urbana attraverso un sistema di progetti pubblici - privati che ne elevi la qualità e funga da perno per la promozione dello sviluppo locale.
I progetti urbani hanno assegnato un nuovo volto ai luoghi pubblici, ponendo l'uomo al centro delle scelte urbanistiche della città.



1998
VETTO (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Recupero relativo al borgo antico (nucleo Medioevale) del centro storico di Vetto, su incarico dell'Amministrazione Comunale di Vetto, Provincia di Reggio Emilia.
L'incarico è stato svolto secondo le direttive di Delibera Regionale 1036/86, e le metodologie di indagine e proposta per la riduzione del rischio sismico in base ai dettami del RTR e l'utilizzo delle schede CNR.G.N.D.T.

Il Piano ha interessato una superficie di intervento pari a circa 4645 mq., con una volumetria pari a 10850 mc. L'incarico ha lo scopo di preservare il borgo antico dagli interventi di banalizzazione delle tipologie esistenti (identità storica), promuovendolo all'interno di un contesto di percorsi pedonali, organizzazione del verde e organizzazione delle funzioni.



1997
MIRANDOLA (Provincia di Modena)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Recupero finanziato dalla Regione Emilia Romagna, a seguito dell'approvazione dello studio di fattibilità, relativo al centro storico del Comune di Mirandola, su incarico dell'Amministrazione Comunale di Mirandola (MO).
Il Piano ha provveduto al rilievo computerizzato di tutta la vasta area del centro storico ed ha sviluppato gli interventi di riqualificazione urbana previsti nella normativa regionale.

Il Piano ha interessato una superficie d'intervento pari a circa 320.000 mq. di centro storico ed un volume complessivo di circa 800.000 mc.

Il Piano di Recupero di Mirandola è il più vasto piano eseguito in Italia.
Il Piano presenta una serie di schede - progetto relative ad ambiti urbani e immobili storici, considerati strategici per la promozione del centro storico, attraverso i quali si giunge agli accordi pubblici - privati ed ai finanziamenti regionali.



1996
CASTELNOVO MONTI (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Recupero relativo al centro storico (nucleo medioevale) di Castelnovo Ne' Monti, su incarico dell'Amministrazione Comunale di Castelnovo Ne' Monti, provincia di Reggio Emilia.
L'incarico è stato svolto secondo le direttive della Legge Regionale n° 6/89 per accedere ai finanziamenti regionali.

L'incarico è stato assegnato all'architetto Massimo Casolari ed all'architetto Gabriella Guazzetti di Castelnovo Ne' Monti (RE), in qualità di progettisti con pari responsabilità.
Lo Studio è stato approvato dal C.C. e dalla R.E.R. nell'anno 1998.

Il Piano ha interessato una superficie di intervento pari a circa 6.000 mq., con una volumetria pari a 18.600 mc.

N.B.: lo Studio prevedeva lo sviluppo delle metodologie di indagine per la riduzione del rischio sismico in base i dettami del RT.R. e l'utilizzo delle schede C.N.R. - G.N.D.T.



1994
COLLAGNA (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Recupero finanziato dalla Regione Emilia - Romagna, Delibera Regionale 1036/86 a seguito dell'approvazione dello Studio di Fattibilità, relativo al borgo montano di Cerreto Alpi su incarico dell'Amministrazione Comunale di Collagna in Provincia di Reggio Emilia.
Il Piano ha provveduto al rilievo computerizzato di tutto il borgo montano ed ha previsto gli interventi di riqualificazione urbana previsti dalla normativa regionale.

Il Piano , inoltre, ha sviluppato la metodologia di indagine per la riduzione del rischio sismico in base ai dettami del Regolamento Tecnico Regionale e l'utilizzo delle schede C.N.R. - G.N.D.T.

Il Piano è stato adottato e approvato ed è conforme a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 40/95 sulla riduzione del rischio sismico.
Il Piano ha interessato una superficie di intervento pari a circa 82.000 mq. per una volumetria pari a 68.748 mc.



1994
CASTELLARANO (Provincia di Reggio Emilia)

Tipologia dell'incarico: architettonico - urbanistica
Piano di Recupero finanziato dalla Regione Emilia - Romagna, a seguito dell'approvazione dello Studio di Fattibilità, relativo alla valorizzazione e riqualificazione urbana del centro storico di Castellarano, su incarico dell'Amministrazione Comunale di Castellarano in Provincia di Reggio Emilia.

Il Piano ha provveduto al rilievo computerizzato di tutto il centro storico ed ha previsto gli interventi di riqualificazione urbana previsti dalla normativa regionale. Il Piano è stato adottato ed approvato nel 1995.
Il Piano ha interessato una superficie d'intervento pari a circa 46.000 mq. per una volumetria pari a 100.000 mc.


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Arredo urbano e valorizzazione del sistema commerciale

I Piani unitari per la manutenzione delle facciate storiche realizzati contengono una sezione specifica riguardante l' Arredo urbano e valorizzazione del sistema commerciale; tuttavia, questa sezione può essere estrapolata e approfondita maggiormente come sezione autonoma, soprattutto nelle località a richiamo turistico, nelle quali l'impatto di queste tipologie di oggetti e arredi urbani è particolarmente importante.
A titolo esemplificativo, si riportano tre esempi di incarichi eseguiti, uno riguardante un centro storico (Riva del Garda), uno relativo al sito Unesco di Urbino e uno svolto per una città turistica (Viareggio).


2005
RIVA DEL GARDA (Provincia di Trento)
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2001
URBINO (Provincia di Pesaro e Urbino)
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2000-2001
VIAREGGIO (Provincia di Lucca)
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Progetti di suolo per integrare zone storiche e nuovi insediamenti


2002 - 2003
CENTRO STORICO DI OZZANO DELL'EMILIA (Comune di Ozzano dell'Emilia, Bologna)

Progetto di ripavimentazione.
Incarico di progettista e direzione lavori conferito dall'Amministrazione Comunale di Ozzano dell'Emilia (BO).
Importo lavori: 200.000,00 Euro.

 


2002 - 2003
CENTRO STORICO DI NONANTOLA

(Comune di Nonantola, Modena)
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Progetto di ripavimentazione.
Incarico di progettista e direzione lavori conferito dall'Amministrazione Comunale di Nonantola (MO).
Importo lavori: 800.000,00 Euro.

 


2000 - 2001
CENTRO STORICO DI CONCORDIA SULLA SECCHIA (Comune di Concordia sulla Secchia, Modena)

Progetto di ripavimentazione.
Incarico di progettista e direzione lavori conferito dall'Amministrazione Comunale di Concordia sulla Secchia (MO).
Importo lavori: £. 1.250.000.000.

 


1996 - 1998
CENTRO STORICO DI CASTELLARANO (Comune di Castellarano, Reggio Emilia)

Progetto di ripavimentazione.
Incarico di progettista e direzione lavori conferito dall'Amministrazione Comunale di Castellarano (RE).
Importo lavori:
- primo stralcio £. 1.000.000.000
- secondo stralcio £. 800.000.000

 

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